Agricoltura invernale: le migliori colture e strategie per un suolo fertile

L’inverno, nell’immaginario comune, è la stagione meno accogliente e ospitale per le piante: basse temperature, improvvise gelate, piogge e neve, non creano sicuramente le condizioni ideali per una crescita rigogliosa. 

Tuttavia, il periodo tra novembre e marzo è indicato per effettuare una buona pianificazione delle colture, una strategia che ottimizza la produzione agricola consentendo l’uso del terreno nel corso di tutto l’anno, garantendo così raccolti anche nei mesi più freddi

Pratiche che mantengono e migliorano la fertilità del suolo, limitando la proliferazione di insetti e parassiti ed ogni malattia ad essi legata. Alcune specie di piante resistono al freddo invernale senza la necessità di protezioni aggiuntive, contribuendo, attraverso la loro crescita, a contrastare l’erosione del suolo e permettendo di preparare al meglio le semine primaverili. 

Questo articolo vuole esplorare le colture adatte ai mesi invernali, i metodi di coltivazione e tutti i vantaggi di una perfetta pianificazione. 

I benefici delle coltivazioni invernali

Coltivare in inverno offre davvero un bacino di grandi opportunità, sia in termini di produzione che di miglioramento del suolo perché, alternare colture invernali e primaverili, aiuta a garantire una fertilità ottimale. 

Infatti, alcune piante, come per esempio piselli e fave, hanno la grandiosa capacità di fissare l’azoto atmosferico al suolo, riducendo così la necessità di usare fertilizzanti chimici e favorendo una crescita ottimale per le successive colture, nonché una buona sostenibilità.  

Ma i vantaggi sono numerosi, vediamoli insieme. 

  • Le radici delle coltivazioni invernali rompono il terreno compatto facilitando l’assorbimento dell’acqua, utile alle coltivazioni primaverili, ed evitando la formazione di pericolosi ristagni. 
  • Gli ortaggi invernali garantiscono una fornitura costante di prodotti freschi che, per un’azienda agricola, significa soddisfare la domanda, anche nei periodi invernali. 
  • Alcune colture, come visto in precedenza, limitano la proliferazione di parassiti oltre a soffocare le erbe infestanti, impedendo lo sviluppo in primavera. 

Cosa seminare in inverno? 

Da novembre a marzo è possibile quindi seminare una vasta gamma di semenze, a scelta tra ortaggi, piante da foglia e legumi e che vedono diverse modalità di semina o piantumazione. 

Ortaggi da seminare in pieno campo 

  • aglio: si pianta in inverno per goderne in estate; 
  • cipolla e scalogno: (dicembre –febbraio) resistono al freddo, maturando in primavera; 
  • fave: (novembre-gennaio, nelle zone miti) migliorano la fertilità del suolo; 
  • spinaci: (ottobre-febbraio) resistono al freddo consentono raccolti scalari, ovvero disponibili in più fasi, per una produzione costante; 
  • piselli: (dicembre-febbraio, nelle zone miti) offrono raccolti precoci in primavera; 
  • rucola: (nel corso di tutto l’inverno) cresce in modo assai rapido, anche a basse temperature; 
  • bietole: adatte sia a semina autunnale che invernale per produzioni successive;  
  • porro: resiste alle basse temperature e si raccoglie fino a primavera. 

Ortaggi da seminare sotto terra o in tunnel freddi

  • radicchio: (ottobre-febbraio) necessita di essere protetto nelle zone troppo fredde; 
  • carote: (dicembre-gennaio) germogliano lentamente e sono pronte nel periodo primaverile; 
  • lattuga invernale: (novembre-febbraio) cresce lentamente, ma resiste alle basse temperature; 
  • ravanelli: (gennaio-febbraio) hanno una crescita rapida e possono essere raccolti in pochissime settimane; 
  • cavolo nero: (ottobre-gennaio) resiste al freddo, anche senza protezione; 
  • indivia e scarola: ideali anche per la coltivazione in tunnel protetti.

Legumi e cereali

  • Farro, segale, orzo: (ottobre-febbraio): resistenti al gelo e ottimi per terreni poco fertili; 
  • Lenticchie: (gennaio-febbraio nelle zone miti): richiedono basse temperature per la germinazione. 

Sicuramente tra le colture invernali più redditizie, insieme ai ravanelli, figurano broccoli e altre varietà di cavoli, piante incredibilmente resistenti anche alle temperature più rigide.

Come concimare il terreno per le colture invernali

La fertilità del suolo è importante al fine di ottenere colture sane e produttive e concimare in modo adeguato aiuta a conservare la struttura del terreno, anche nei mesi più freddi.  

A tal proposito sono diverse le tipologie di concime utilizzabili, che cambiano a seconda delle esigenze del terreno, ma anche dalle varietà di verdure invernali da piantare

È possibile scegliere tra: 

  • concimi minerali (fosforo e potassio), che rafforzano le radici migliorando la resistenza delle piante al freddo; 
  • sovescio, ovvero una particolare pratica che vede l’interramento di favino e senape, che arricchiscono il terreno di azoto, migliorando considerevolmente le capacità del suolo di trattenere l’umidità; 
  • concimi organici, che includono letame, compost, humus di lombrico, che supportano migliorando la struttura del suolo e apportano preziosi nutrienti, in modo lento e progressivo.  

Si raccomanda di concimare sempre prima della semina o del trapianto, nel periodo autunnale, per permettere al suolo di integrare i nutrienti, evitando inoltre terreni troppo umidi oppure ghiacciati.  

Rotazione colturale: un metodo efficace per un terreno più fertile

Massimizzare le coltivazioni invernali è possibile adottando la rotazione colturale , ovvero una tecnica agronomica sostenibile che prevede, di anno in anno, la variazione delle coltivazioni nello stesso appezzamento di terra.  

Le aziende che impiegano la rotazione delle colture assicurano raccolti abbondanti, evitando l’impoverimento del suolo, che riduce la materia organica e i nutrienti, compromettendo la fertilità, portando a minore produttività e creando un circolo vizioso di deterioramento. 

Per esempio è possibile alternare piselli e fave con carote e cipolle seguiti da lattuga e bietole: i legumi arricchiscono il suolo di azoto, gli ortaggi a radice ne migliorano la struttura e, infine, lattuga e bietole utilizzano l’umidità residua e limitano la crescita di infestanti.

Preparare il terreno con le giuste attrezzature agricole

L’impiego di strumenti adeguati garantisce una preparazione ideale del terreno, evitando il compattamento del suolo e migliorando la fertilità per le successive colture.  

Tra i macchinari maggiormente impiegati nelle lavorazioni invernali figurano: 

  • aratri e ripuntatori, che agiscono smuovendo il terreno e migliorano il drenaggio, evitando la formazione di acque stagnanti; 
  • frese e zappatrici: affinano la terra, rendendola più soffice; 
  • rulli compattatori: livellano i campi dopo la lavorazione, evitando così l’erosione; 
  • elevatori: consentono di sollevare e spostare carichi pesanti (come sacchi di sementi, fertilizzanti o raccolti), facilitando la movimentazione e riducendo significativamente il lavoro manuale.  

Proteggere le coltivazioni in inverno: strategie per difenderle dal freddo 

Le basse temperature invernali, unitamente ad improvvise gelate, possono causare danni gravi, compromettendo la crescita delle piante, ecco perché si raccomanda di proteggere le coltivazioni, garantendo una produzione senza interruzioni.  

Vediamo ora una panoramica generale delle principali tecniche. 

Serre: protezione efficace e controllo del clima

Le serre creano un microclima che favorisce una crescita ottimale, anche delle piante da orto invernali, garantendo temperatura ideale, protezione dal freddo e dal gelo e controllo dell’umidità.  

Consentono, inoltre, di coltivare diverse varietà di ortaggi, anche quelle più sensibili al freddo, come pomodori, zucchine, basilico, fagiolini, peperoni e melanzane.  

Tunnel agricoli: soluzioni versatili ed accessibili  

Coperture in plastica o tessuto-non-tessuto che proteggono la coltivazione senza l’ingombro della serra, facili da installare, mantengono calore e riducono pericolose escursioni termiche proteggendo da agenti climatici e attacchi di uccelli e insetti. 

Pacciamatura: isolamento naturale per il suolo

La tecnica della pacciamatura permette di coprire il terreno attraverso l’impiego di materiale organico, come paglia, foglie secche, o corteccia, ma anche con l’ausilio di teli agricoli.  

Ciò consente di non disperdere il calore limitando l’evaporazione dell’acqua, oltre a prevenire la crescita di infestanti. 

Gestione intelligente del suolo: dalle colture all’uso delle trinciatrici

Per garantire un’attività redditizia si raccomanda di scegliere, sempre, le colture giuste accostate a tecniche agronomiche adeguate che coinvolgono non solo la rotazione delle colture, ma anche, per esempio, la gestione ottimale dell’irrigazione e l’uso di sistemi meccanizzati

A questo scopo, si distinguono le trinciatrici, ossia strumenti utilizzati per tagliare vegetazione e sterpaglie, erba alta e rovi, mantenendo così il terreno pulito. 

La rapida decomposizione dei residui sminuzzati restituisce al suolo preziosi nutrienti fertilizzandolo, mentre la rimozione della vegetazione secca limita il rischio di incendi e la proliferazione di parassiti ed insetti. 

L’inverno, un’opportunità per la terra e per l’agricoltura

L’inverno non deve spaventare gli agricoltori ma fornire un’ulteriore occasione per prendersi cura del terreno preparandolo alla primavera, approfittando di alcune tipologie di ortaggi che sono protagonisti dei principali piatti della nostra tradizione culinaria.  

Sperimentare nuove colture e nuove metodologie è quindi fondamentale per garantire una produzione costante, tutto l’anno. 

Lasciati supportare da Tecnoagri nella scelta dei migliori macchinari per la gestione agricola, contattaci per raccontare le tue esigenze. 

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